
Acquitrini è una riflessione, musicale, coreografica, visiva, su luoghi ed ecosistemi al limite tra l’ambiente terrestre e quello acquatico. Ecosistemi sospesi in una propria apparente staticità ma ricchi di vita e movimento. Il luogo di incontro tra acqua e terra è la superficie liminale dove ha luogo il riflesso, uno spazio bucato del linguaggio che riunisce mondi simultanei in modo del tutto naturale. L’acqua è fertile moltiplicatrice di immagini, partecipa al processo generativo delle forme organiche e delle metamorfosi di elementi astratti e geometrici in forme viventi, che si riflettono in un corpo liquido, esteso. L’acqua è contemporaneamente apparenza e materia viva, c’è un vivente che abita l’apparenza e un’apparenza che permette al vivente di esistere e moltiplicarsi.
L’acqua incrocia le immagini, interroga la visione e la rigenera aprendo nuovi piani del possibile: puoi vedere a tuo piacimento il fondale immobile o la corrente, la riva o l’infinito, rimanere sulla superficie o sprofondare. Puoi vedere un oggetto nell’altro, puoi assistere alla nascita di geometrie viventi e all’inversione degli oggetti e degli esseri. Acquitrini è una ricerca all’interno del linguaggio, di cui la liquidità è un principio generativo e compositivo. Le immagini di cui l’acqua è la materia hanno l’entità della dissoluzione, hanno la capacità di inter-permeare le forme mantenendole intatte, permettendo ad un linguaggio fluido di attraversare lo spazio e la struttura della composizione. Un flusso continuo, di immagini dissolte, di molecole, di luce, di correnti e di suono dove le cose fluttuano liberamente tra presenza e assenza. Un luogo dove rintracciare la coesistenza di una simultaneità di presenze, la rifrazione dello stesso in qualcosa che si ri-trova sempre differente.
Trifoglio è composto da: Marta Bellu (coreografa e danzatrice, psicologa): la sua ricerca coreografica, in dialogo con la composizione musicale, esplora la relazione tra corpo, suono, luce, ambiente e paesaggio; Donato Epiro (compositore e musicista poli-strumentista, biologo), esplora il rapporto fra suono ed ambiente naturale intrecciando tematiche ecologiche, antropologiche e fantastiche; Andrea Sanson (light designer e scenografo), che indaga un sistema non solo visivo ma anche sonoro/coreografico generato da fonti luminose in movimento e in rapporto costante col suono. Trifoglio trova ispirazione nell’ambiente come sistema originario, complesso in cui abitiamo in un rapporto di co-creazione ed evoluzione continua. Riflettendo sui concetti di ecologia, biodiversità e paesaggio, mette in dialogo la danza, il suono e la luce al fine di creare nuovi ecosistemi e possibilità di linguaggio all’interno di luoghi dell’altrove. Pur mantenendo una loro specificità e identità, questi elementi si compenetrano ricercando livelli di complessità e fluidità nella struttura della composizione.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE
Per più info sulla stagione di Orbita clicca qui