Quando viene trascritta nel dominio elettronico dell’intelligenza artificiale, la realtà si riconfigura al di là della verosimiglianza. Ciò che un tempo era ingenuamente percepito come un documento testimoniale forense, una prova del reale, si sta ora sciogliendo sotto i nostri occhi, diventando un’entità morfogenetica incomprensibile: una macchina paranoica, un iperoggetto. Questo processo di irradiazione tecnologica contemporanea avvia una reazione a catena di mutazioni simboliche incontrollabili che somiglia in modo inverosimile a un altro processo che segna un punto critico nel dispiegarsi della modernità: l’emergere dell’energia nucleare, vista sia come un’apparente minaccia sia come presunta opportunità.
THE CLOUD è composto da vettori divergenti di agency umana e non umana, biografia e storia, realtà e finzione. È un’indagine sulla nube tossica che il reattore di Chernobyl ha sparso nell’aria, ma anche sui dati fluttuanti nella “nuvola” che alimenta l’intelligenza artificiale. Qual è la singolarità del corpo umano in questo improbabile ma inevitabile punto di convergenza tra le due nuvole? Dove si collocano la fragilità intrinseca del corpo e la sua resilienza postumana? Dove si trova il potenziale maligno dell’inevitabile deterioramento e dove la promessa della sua redenzione post-apocalittica?
Arkadi Zaides è un artista visivo indipendente di origine bielorussa, attualmente residente in Francia. Ha conseguito un master presso la AHK Academy of Theatre and Dance di Amsterdam (NL). Attualmente sta conseguendo il dottorato di ricerca congiunto presso l’Università di Anversa e l’Università di Ghent. È membro del gruppo di ricerca CORPoREAL presso il Royal Conservatoire Antwerp e membro di S:PAM (Studies in Performing Arts & Media) presso l’Università di Ghent. Le sue performance e installazioni sono state presentate in numerosi festival di danza e teatro, musei e gallerie in Europa, Nord e Sud America e Asia. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui un premio per la dimostrazione dell’impegno nelle questioni dei diritti umani, assegnato a Zaides dalla Emile Zola Chair for Interdisciplinary Human Rights Dialogue (IL).
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE
Per più info sulla stagione di Orbita clicca qui